La storia del Gargano ha origini antichissime. Infatti, la presenza dell’uomo nel Nord della Puglia risale a ben 40.000 anni fa e ogni passaggio storico ha reso in qualche modo questa terra sempre più ricca di cultura.
Agli inizi della storia del Gargano
Gli studi hanno dimostrato che la storia del Gargano nasce proprio nel Paleolitico. Dobbiamo pensare che, per la sua conformazione ricca di grotte e protetta dal mare, questa regione è sempre stata uno strategico rifugio. A testimoniare la presenza dell’uomo, presso la grotta Pagliacci, sono state ritrovate le più antiche pitture rupestri di tutta Italia.
Verso il Neolitico invece, le persone iniziarono a spostarsi nella zona di Manfredonia dove nacquero i “villaggi trincerati”. All’epoca lo sperone d’Italia divenne un centro nevralgico del commercio, soprattutto quello con la Grecia. La testimonianza del neolitico dauno è visibile a tutti visitando la suggestiva necropoli dei dauni lungo il percorso di trekking sul monte Saraceno.
Il periodo buio
Il popolo dauno fu sostituito prima dalla colonizzazione greca e poi da quella romana. Con l’avvento della guerra greco-gotica trovò margine d’insediamento il Cristianesimo che da lì in poi diventerà una caratteristica cruciale del Gargano. Il Medioevo infatti fu un periodo centrale dal punto di vista religioso, in modo particolare per quei paesi che si trovavano sul percorso che verrà poi nominato Via Sacra Longobardorum. Le tracce dei villaggi rupestri medioevali sono ancora ben visibili nei centri storici di Peschici, di Vico del Gargano e di Monte Sant’Angelo.
La storia del Gargano fino ai giorni nostri
L’Italia meridionale venne poi conquistata dai Normanni che la condussero attraverso un periodo di rinascita spirituale ed economica. Fiorirono chiese, palazzi e castelli, molti dei quali ancora visibili oggi, per citarne alcune ricordiamo:
- Santa Maria e di San Leonardo di Siponto
- Le cattedrali di Vieste
- L’Abbazia di Santa Maria di Tremiti
- La chiesa di Santa Maria Maggiore in Monte Sant’Angelo.
Il periodo Angioino-Aragonese avviò un processo di sviluppo socio-economico di ruralizzazione, che ha tenuto lontano fino ai giorni nostri l’industrializzazione. Questo periodo venne bruscamente interrotto dall’insediamento dei Turchi intorno al 1550. Risalgono al regno di Ferdinando il Cattolico le numerosi torri di difesa, sorte lungo le coste garganiche, alcune delle quali visibili ancora oggi. Con i Borboni e precisamente con Federico II si ritornò al latifondo e alla transumanza. Oggi il Gargano è un luogo nevralgico per l’economia Pugliese, soprattutto per l’esperienza turistica che ha da offrire.