L’arte del Gargano basa le proprie origini nel Neolitico. Lo sperone d’Italia si è riconfermato nel trascorre delle epoche un luogo pregno di cultura, arte e creatività. La matrice religiosa ha favorito l’ispirazione degli artisti e ancora oggi è il motivo più ricorrente nelle opere contemporanee. Abbiamo individuato per te le opere d’arte più significative e i luoghi da non perdere.
L’arte dauna del Gargano
Le prime testimonianze d’arte del Gargano risalgono all’epoca della civiltà dauna. I reperti più significativi sono la ceramica subgeometrica e le stele daunie con scene di vita quotidiana. Nei maggiori centri Dauni sono state trovate anche delle lastre funebri antropomorfe, oggi conservate nel Museo archeologico nazionale di Manfredonia. Tra le immagini scolpite ricorrono spesso la svastica, simbolo religioso delle popolazioni euroasiatiche e il fiore della vita rappresentato con cerchi concentrici.
L’arte religiosa
L’arte del Gargano ha una forte matrice cristiana che è divenuta nei secoli protagonista delle principali rappresentazioni artistiche. Infatti, a partire dal 300 d.C. il cristianesimo ha iniziato a sostituire la tradizione pagana ed è diventato dal 500 d.C. il culto principale. Il borgo Monte Sant’Angelo è di certo uno dei luoghi emblematici per respirare ancora oggi l’anima cristiana e per recuperare la storia artistica del Gargano.
Per tutti i credenti, qui a Monte Sant’Angelo apparve ripetutamente l’arcangelo Michele. Così da secoli il borgo è divenuto meta di pellegrinaggio per papi, imperatori, re, santi e fedeli. Nonostante numerosi saccheggi ed espoliazioni, il patrimonio artistico è in gran parte sopravvissuto ed è possibile ammirarlo presso:
- la Grotta (luogo delle apparizioni)
- le cripte longobarde che si sviluppano per circa 60 metri sotto il pavimento della grotta
- i musei devozionale e lapidario.
Il Santuario di San Michele Arcangelo è sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Un posto da non perdere assolutamente se sei un appassionato di arte è l’installazione dell’edificio paleocristiano presso la Basilica di Siponto. L’opera si chiama “Dove l’arte ricostruisce il tempo” ed è stata realizzata da Edoardo Tresoldi, a soli 28 anni. L’artista ha condotto studi approfonditi insieme ad archeologi ed esperti del territorio, ai quali poi sono seguiti altrettanti studi circa la scelta dei materiali da utilizzare.
Edoardo è riuscito a far dialogare archeologia e arte contemporanea, testimoniando il passato in un modo molto attuale e creando un’opera che ha ridato vita a Siponto, attirando migliaia di visitatori affascinati da come una rete metallica di ben 7 tonnellate possa sembrare letteralmente un disegno nell’aria.
Arte contemporanea del Gargano
Aldilà della matrice cristiana il Gargano è un posto pregno di spiritualità e le associazioni si prodigano ad organizzare mostre fotografiche e pittoriche per valorizzare l’Arte del Territorio.

Se ammiri un tipo di arte più underground ti consiglio di visitare i graffiti di Foggia. L’artista dei murales è Alessandro Tricarico, un giovane fotoreporter che ha deciso di rendere immortali i volti delle persone comuni utilizzando la street art. Le sue opere sono così vere da lasciare attoniti, i volti vissuti degli anziati dei borghi, la dolcezza di una nonna, la denuncia sociale per il problema dei senza fissa dimora. Alessandro arriva forte al cuore delle persone con una comunicazione immediata ed estremamente contemporanea.
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